Come ogni anno, il 31 Ottobre si popola di mostri e spettri per una festa da brivido. Grande protagonista il Cinema che con le sue storie d'orrore nutre da sempre gli incubi di grandi e piccini. Ecco i nostri specialissimi consigli per una spaventosissima notte. Buona visione!
Dolcetto o scherzetto? Sono 5 (+1) i nostri film horror preferiti con un pizzico di ironia e un po' di floorball in più. Ovviamente si scherza e il riferimento a fatti e persone reali è puramente casuale 🎃🎃🎃🎃🎃🎃.
Le immagini del seguente articolo sono state generate con bing.imagecreator
Da questa lista di capolavori del grande schermo abbiamo volutamente tolto la serie di Venerdì 13 con Jason, perché un grosso e truce serial killer con la maschera da portiere da hockey ci sembrava troppo scontato. I portieri di floorball sono già pazzi e sanguinari per conto loro.
Floorball Horror 1: Non tirate in quella porta
Iniziamo proprio presentandovi la triste storia di un portiere di floorball dai riflessi scarsi e che non prende i tiri da lontano nemmeno per sbaglio. Per migliorare questo importante fondamentale, il mister decide di sottoporlo a una personalizzata seduta di allenamento il sabato pomeriggio. All'ingresso in palestra, però, l'estremo difensore viene incatenato ai pali dai suoi compagni e l'allenamento si trasforma presto in uno dei più classici splatter movie anni 90: senza conchiglia e in ginocchio su delle puntine da disegno colorate prese direttamente dalla bacheca in sughero della scuola, il portiere dovrà subire per diverse ore lunghi caroselli e violenti slap shot con biglie di ferro dentate al posto delle palline. Un'ora e mezza di lividi e urla strazianti, ma con un lieto fine: l'allenamento darà i suoi frutti e la squadra porterà a casa la vittoria del campionato con grande soddisfazione del mister.
Floorball Horror 2: The Rink (il Recinto)
Tutto inizia quando uno dei soci fondatori di una Asd propone ai compagni di "mettere via 10 euro al mese" per comprare un nuovo campo da gioco. Nessuno gli presta ascolto e il socio per la disperazione scappa nella brughiera della bassa padana e di lui si perdono le tracce. Il suo corpo senza vita viene trovato solo qualche settimana dopo, nascosto sotto il parquet di un balera. Accanto al cadavere il suo Iphone con registrata un'ultima e incomprensibile nota audio: "Oihcco'drem oihcco, oihcco'drem oihcco!". Ignari del pericoloso anatema, i suoi ex compagni di squadra continuano per anni a giocare su quel campo, finché un giorno il presidente della Asd riceve la nota audio come vocale da un numero anonimo. In quel momento, la squadra sta proprio montando il campo e improvvisamente tutti gli elastici si staccano facendo collassare il recinto. Nonostante i numerosi tentativi il rink non ne vuole sapere di stare in piedi. E intanto, silenziosamente, la polvere di vetroresina sovietica di cui sono fatte le sponde si perde nell'aria saturando la palestra. Passano ancora altri giorni e anche il capitano e il mister ricevono il vocale. Una sera, durante la consueta partitella, succede l'impensabile: un potente tiro di back "zappato" del presidente fa cedere di schianto il pavimento e dalle piastrelle sollevate si intravede il fondo della palestra. È bianco come le sponde made in Urss! Mentre tutti cercano di capire cosa stia succedendo, dal terreno polveroso emerge una figura grottesca, in stato di putrefazione e dal marcato accento della provincia di Malmö. I giocatori fuggono per l'orrore, ma grazie all'intervento salvifico della federazione, la maledizione viene spezzata e lo svenka-zombie viene subito tesserato per giocare l'A1 nelle fila di un'importante squadra milanese.
Floorball Horror 3: Un Profondo Rosso
Un classico del cinema italiano anni 70 firmato dal maestro dell'orrore Dario Argenta. Il protagonista è il capitano di una squadra di floorball di mezza classifica che durante il campionato è costretto, suo malgrado, ad assistere inerme alle sceneggiate in campo di un suo compagno. A dispetto del suo carattere mite, infatti, il ragazzo è ingestibile e a suon di "pagliaccio, impara ad arbitrare" è diventato l'incubo di ogni direttore di gara. Partita dopo partita, penalità dopo penalità, l'insofferenza del capitano cresce più o meno quanto aumentano i minuti accumulati dal compagno. La tensione raggiunge il suo apice proprio durante il derby e agli ennesimi 2 minuti: irriso dai giocatori avversari e stanco di giocare in inferiorità numerica tutte le partite, il capitano approfitta di una distrazione del ragazzo per infilargli in "profondità" un bastone Salming Hawk serie Q Aero 27 color rosso porpora.
Floorball Horror 4: La Casetta
Durante una trasferta di campionato Campo Grande, una squadra di floorball è costretta dal vice presidente (sempre attento al risparmio) a pernottare in un piccolo agriturismo nel mezzo di un bosco in quel de L'Aquila. Al calare delle tenebre, il giocatore più giovane che non riesce a dormire perché ha ancora il fuso orario finlandese, inizia a frugare nella sua camera trovando, dietro un armadio, un libricino. All'interno, ci sono dei segni confusi, all'apparenza schemi e tattiche, però, scritti in una lingua persa nel tempo, un mix tra antico babilonese e dialetto foggiano. Dopo aver portato il libro al mister, questi prova a decifrarlo e convoca tutti per un'inconsueta seduta tattica notturna. Con l'aiuto di Google Translate i giocatori possono finalmente ascoltare le parole perdute: "la casetta, mantenete la casetta!" e ancora "niente passaggi nella no fly-zone". I giocatori, ipnotizzati da quella oscura sequela di parole per loro da sempre prive di significato, cadono in un profondo stato catatonico e diventano le facili prede del mister che, esasperato, li uccide tutti senza pietà con una motosega (fornita come gadget nel corso allenatori Livello 1). Dall'improvvisa mattanza, riesce a salvarsi solo il portiere, l'unico a cui non è mai fregato nulla delle tattiche.
Floorball Horror 5: Le palline hanno gli occhi
In questo onirico thriller psicologico, il tesoriere di una piccola Asd lombarda si trova imprigionato in un incubo senza fine: contare le palline rimaste nella sacca dopo ogni weekend di campionato. A ogni partita, infatti, i giocatori le perdono, le dimenticano o se le fanno rubare senza ritegno dalle altre squadre. Dopo aver perso il ventesimo sacco di palline comprate su efloorball.net e speso già tutto il budget annuale a Ottobre, il tesoriere decide di mettere in atto il suo macabro piano di vendetta: alla prima trasferta entra di notte nelle stanze dei giocatori e ad uno ad uno cava loro l'occhio sinistro: nessuno riesce a sentire le loro urla perché, sempre per colpa del solito vicepresidente, la squadra pernotta in un camping isolato. Soddisfatto dall'inquietante bottino, il tesoriere riesce finalmente a riempire completamente il nuovo sacco OxDog, certo che nessuno oserà toccarlo al prossimo weekend di campionato. E i giocatori? Traumatizzati dall'accaduto, si trasferiranno nei Caraibi e vinceranno il campionato di A1, Lega Pirati.
Floorball Horror +1: P
Come film bonus, non possiamo non parlare del più grande incubo di ogni giocatore di floorball che si rispetti: essere un pagliaccio! In questa spaventosa pellicola tratta da una storia vera, i protagonisti sono i giocatori dell'Asd Spartak che vivono un'intera stagione nel terrore di non mancare mai agli allenamenti e di essere sempre presenti a ogni partita di Campo Grande e Campo Piccolo. La tensione durante le 4 ore di film rimane sempre ad altissimi livelli perché ogni loro errore può valere un punto in più al "fanta-pagliaccio", vera lista della "morte sportiva". Ritrovarsi primi in classifica è un attimo, anche un autogol può fare la differenza. Come finirà? Chi sarà il Re dei Pagliacci alla fine della stagione? Il vincitore sarà premiato con un naso rosso e un palloncino con scritto FP. Rabbrividiamo solo al pensiero...
Articolo pazzesco
Meraviglioso!!!
AHAHAHAHA morto.
A tratti eccessivamente accurato😂
Assolutamente geniale