QT8 Milano: una storia del Floorball Italiano
- Alessio Casamassima
- 10 apr
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 3 giorni fa
Proprio a due passi dal Monte Stella, al centro del Quartiere Triennale numero 8 è nata negli anni '90 una delle prime squadre italiane di floorball, che ha contribuito a dare il via a tutto il movimento nazionale. Una storia di amicizia e passione sportiva che inizia sui banchi di scuola durante l'ora di educazione fisica tra una mazza rossa e una gialla.
La storia degli Avvoltoi biancoblu: un racconto di puro floorball nella Milano anni '90.
Dal loro vecchio sito web (ora offline) siamo riusciti a recuperare il racconto della genesi del QT8 Hockey Vultures Milano. In qualità di eredi dei mitici Avvoltoi, noi di Spartak abbiamo deciso quindi di riproporlo, non solo per rivendicare le nostre radici biancoblu, ma soprattutto per celebrare una delle tante storie dell'Epoca dei Pionieri del floorball italiano.

Erano gli anni d'oro del grande AC Milan, gli anni di Mani Pulite e della guerra in Iraq. Ma anche di Non è la Rai e delle Gazelle come sneakers. Per raccontare i primi anni '90 non basta certo riscrivere la celebre hit degli 883. L'Italia in quegli anni viveva un periodo di mutamento profondo della società: la politica si preparava alla seconda Repubblica, si cominciava a usare Internet e la cultura Pop permeava TV e Musica (MTV che ricordi... ndr). E lo sport? Il Pallone era ovunque e la Serie A italiana era al centro del Mondo. Ma dopo le Notti Magiche anche un altro sport stava iniziando timidamente a diffondersi nella Penisola, grazie a coraggiosi professori di educazione fisica e a un massiccio investimento (mai più ripetuto) su attrezzature scolastiche. In questo decennio di passaggio, dopo la leggerezza degli anni 80 e la spasmodica attesa per il nuovo millennio, ecco spuntare il floorball ed è proprio di alcuni suoi eroi che vogliamo parlarvi.
Tre uomini e una stecca: gli anni 1990-93
Tutto ebbe inizio nel 1990 a Milano nei pressi di S. Vittore, nell’Istituto Tecnico Nicola Moreschi, scuola di futuri ragionieri di fantozziana memoria. In un Settembre come tanti, in una classe piena di “primini” si conoscono due ragazzi: uno è Il Santo, descritto come un pluribocciato che si diverte a "mangiare" i suoi compagni più giovani, in realtà solo il classico gigante buono; l’altro è l’opposto, un ragazzino schivo e piccolino che un giorno tutti chiameranno Il Prof. I due hanno la fortuna di finire nella stessa sezione, la H e di fare educazione fisica con un simpatico insegnante amante del vino e che propone un nuovo e stranissimo sport: il floorball.
Dopo aver passato il primo anno a capire se con quelle mazze gialle e rosse ci si dovesse picchiare o cercare di colpire una pallina di plastica, nel secondo le cose per i due si fanno più interessanti. Dopo un'interrogazione di Italiano in stile Pierino di quello che chiameremo per ovvi motivi il Presidente, i due capiscono che quel nuovo arrivato in classe sarà il terzo amico con cui condividere l'amore per quello strambo hockey. Nel triennio successivo i tre ormai appassionati di floorball fino al midollo troveranno altri ragazzi, come il Diesel, e riusciranno a imporre il loro sport a scuola. Andranno anche contro il nuovo professore di educazione fisica dal cappello in stile Indiana Jones e che voleva fare ad ogni costo aerobica. Che ingenuo. Sono stati anni per loro fantastici, soprattutto perché la loro passione stava contagiando anche gli altri compagni di classe, gli amici più grandi degli altri corsi e perché iniziavano a nascere i primi tornei scolastici di unihockey.
Il Natale del Floorball: Milano, 25 Dicembre '98
Come in tutte le storie, a un certo punto, arriva però il momento in cui gli eroi devono affrontare il loro momento più buio, toccare il fondo per poi tornare a rivedere la luce. Per i nostri giovani protagonisti il periodo più nero arriva dopo le superiori, un lungo letargo passato a perdersi nelle notti milanesi come in attesa che qualcosa di grande dovesse primo o poi accedere. E alla fine qualcosa è successo.
Un giorno, uno di loro vide quasi per caso alla Decathlon delle mazze da hockey. Anzi, delle pesantissime "palacce" da roller e una dura pallina in gomma, un'attrezzatura perfetta per lo street hockey, ma non certo per il floorball. Ma a loro non importava, bastava poco per riaccendere quella mai sopita fiamma della passione: come in uno di quei film natalizi a basso budget che fa molto anni '90, il Santo, il Prof e il Pres si ritrovarono davanti alla Standa (storico megastore milanese di quegli anni) la notte del 25 a scambiarsi gli auguri e a rincorrersi sul marciapiede come pazzi invasati con quelle mazze da 20 Kg.
E grazie a quelle mazze, i tre con l’aggiunta di O’Animalo (mitologico figuro conosciuto durante le già citate notti milanesi) ripresero in primavera a giocare a floorball su un campetto vicino alla fermata della Metropolitana nel quartiere QT8.
In realtà, il campo era un pavimento di cemento nato per il pattinaggio, ovviamente senza sponde e le porte erano quattro bottiglie da un litro e mezzo di Coca-Cola: insomma non era né floorball né street hockey ma i 4 si divertivano un mondo a giocare insieme tutte le domeniche pomeriggio.
Al campetto del Quartiere Triennale 8 iniziarono poi ad arrivare nuovi adepti: arrivò prima Andy dopo un infortunio comico dell’O'Animalo e poi in rapida successione Dado, il Santo's Brother, noto per la sua grinta contro chiunque (bambinetti compresi), Cucciolo il più piccolo del gruppo ed Alex, vecchio compagno di studi del Santo. L’Età dell’Oro del QT8 Milano sarà ricordata non solo per le grandi sfide sportive, ma anche per le grandi risse e i grandi aperitivi al “barraccio” a fianco di quell'affollato campetto pubblico.

Il Floorball non solo a Milano: il torneo di Bologna nel '99
In quel campetto di cemento era nato il QT8 Hockey Milano, ma i loro giocatori ancora non lo sapevano. Al Santo, al Prof e a tutti gli altri importava solo giocare e divertirsi le domeniche pomeriggio, perfettamente ignari che in altre parti d'Italia, proprio in quegli anni, stava nascendo il movimento del floorball italiano.
Mentre loro si conoscevano a scuola, infatti, altri a Milano praticavano questo sport nelle ore di educazione fisica al Leonardo Da Vinci (salutiamo i nostri rivali dell'FC Milano ndr) e a Varese un coraggioso prof avrebbe creato il Mucchio Selvaggio, nucleo oggi dell'UHC Varese. Ma anche a Roma nascevano i Viking, a Dolo i Piranhas e ovviamente a Bolzano si formavano le prime squadre di floorball accanto a quelle di hockey su ghiaccio. Queste saranno poi le formazioni che daranno vita qualche anno dopo alla Federazione Italiana Unihockey e Floorball, la FIUF.
Nelle storie che hanno il sapore di leggenda anche il caso gioca però il proprio ruolo. Forse il destino o più semplicemente la curiosità verso i primi siti web, spinse il Prof a contattare attraverso il forum sui nuovi sport della Gazzetta dello Sport altri pazzi in Italia che come lui giocavano a floorball, riuscendo così ad organizzare un primo torneo a Bologna.
Quel Febbraio del 1999 andando verso il Bologna, il gruppo di amici di Milano che si sarebbe poi chiamato QT8, incappò in una delle nevicate più violente degli ultimi anni. In quel viaggio ci fu tutto: l’emozione di partire insieme, il ritardo, l'arrivo e le litigate con O'Animalo ostinato a voler giocare con le pale da 20 Kg e due metri di altezza. Alla fine i giocatori del QT8 giocarono e si divertirono con le altre squadre di tutta Italia in questo primo torneo, consapevoli di aver scritto una piccola pagina della storia del floorball italiano.
I primi Campionati di Floorball e gli Avvoltoi in Nazionale
Arriviamo al 2000, l’anno in cui nasce il Primo Campionato Italiano di Floorball. Il gioco si fa più serio e come prima necessità c’è quella di fare le cose per bene: il QT8 Hockey Milano nacque il 22 Ottobre e i suoi soci fondatori furono: Emiliano Peviani, il Presidente della società, Enzo Mallano detto il Prof, Marco Santoriello detto il Santo, Marco Aliprandi, Luca Turati, Angelo Franzone, Davide Santoriello ed Alessandro Longo.
Le squadre che si confrontavano nel Campionato Italiano erano poche, ma molto agguerrite ed alcune avevano la grande fortuna di avere tra le loro fila veri e propri fenomeni stranieri. I ragazzi del QT8 Milano non sfigurano, grazie anche all'ingresso in squadra di un forte rinforzo: Massimo Meridio X. L'ex giocatore de L’Aquila (una delle storiche e più forti formazioni di floorball italiane) in trasferta a Milano e che deve il suo soprannome al fatto di essersi presentato al QT8 il giorno successivo a quello in cui il Santo aveva visto il film "Il Gladiatore”. Dieci anni prima degli Spartachi un altro gladiatore aveva infatti già calcato i campi del floorball milanese.
"Quando un avvoltoio scende a terra significa che ha fame" cit. campagna promozionale QT8 stagione 2014/15
L'anno successivo e dopo la consueta preparazione alla montagnetta di San Siro, il QT8 partecipa al secondo Campionato Italiano e a qualche torneo all’estero con Dado protagonista più fuori che dentro il campo. Purtroppo i nostri Avvoltoi non possono nulla contro squadre che ogni anno si rinforzano con stranieri ed ex professionisti: nel loro piccolo riescono a "ingaggiare" però l'ottimo Kurtz, straniero solo di soprannome per quella crapa pelata che faceva tanto Apocalypse Now. A conferma che qualcosa di buono comunque i biancoblu avevano fatto, arriva la convocazione ai Mondiali di Helsinki 2002 di due loro giocatori. Il Santo e Meridione vivono l'esperienza emozionante e utilissima di allenarsi e divertirsi con veri e propri assi del nostra Nazionale di Floorball come il capitano Blizzi, i due portieri, Rino e il resto del gruppo degli "italiani".

La collaborazione con Novara e l’arrivo delle ragazze
Gli anni successivi sono di grande rinnovamento, con nuovi ingressi e dolori addii. Le prime grosse perdite sono quelle di Meridio e Kurtz, vittime della maledetta web economy e l’infortunio del Prof che sarà costretto a operarsi. Ma il progetto ormai è avviato e il QT8 inizia una collaborazione con Milanosport per cercare maggiore visibilità e dà il benvenuto ai nuovi giocatori Mimmo, Domingo e Cuba. Un posto nella storia di questa società deve essere riservato poi a Pa'Squalo, uomo mite quanto implacabile nelle sue giocate in ripartenza. La novità più importante di questi anni, però, è l’entrata in squadra delle prime ragazze e l’incorporazione nel QT8 dell’ex Roller Novara: sinergia importantissima per partecipare al primo Campionato Italiano a 5, quello che oggi si chiama Campo Grande A1.
Gli ultimi anni e la nascita dello Spartak Floorball Milano
Siamo ormai giunti ai tempi moderni e i volti che si iniziano a vedere nel QT8 sono quelli di giovani ragazzi che un giorno vestiranno la maglia dello Spartak: con all'attivo un titolo su Campo Piccolo (stagione 2003-2004), il QT8 Hockey Milano Vultures comunicherà il 3 Settembre 2016 con un breve post sulla propria pagina Facebook di aver cessato ogni attività sportiva e che i propri atleti continueranno a giocare nella neonata ASD Spartak Floorball Milano. Gli Avvoltoi biancoblu non hanno quindi mai smesso di volare e con gli stessi mitici colori e con qualche catena spezzata in più, continuano a scrivere ogni stagione la magica storia del floorball italiano. Forza Vultures, Forza Spartak!

La storia del floorball a Milano
Qt8 alè...
forza bianco blu...
🤍💙